05 Nov Mobile, fisso, invisibile, linguale: guida alla scelta del giusto apparecchio
I motivi per cui una persona ricorre all’ortodonzia, durante l’infanzia ma anche in età adulta, possono essere diversi: da una parte c’è la macrocategoria dei difetti funzionali (malocclusione, disallineamento delle arcate dentali) dall’altra i difetti estetici, come il malposizionamento dentale, l’accavallamento o il diastema. Quale tipologia di apparecchio ortodontico scegliere per risolvere queste problematiche diversificate? Vediamo le opzioni disponibili, fermo restando che la soluzione migliore deve essere indicata dal tuo dentista di fiducia.
Apparecchio fisso tradizionale
È il modello più classico di apparecchio ortodontico, detto edgewise: è composto da brackets (piastrine) metalliche che vengono posizionate su ogni dente e collegate da un arco anch’esso metallico, bloccato da elastici, che agisce con forza controllata sulla dentizione, riallineandola.
L’apparecchio fisso rappresenta una soluzione altamente efficace (perché agisce sui denti 24 ore su 24) e meno costosa rispetto ad altri modelli. È anche generalmente più veloce nel risolvere le problematiche per cui è concepito. Un grande svantaggio è rappresentato però dall’estetica: i brackets e il filo metallico risultano molto evidenti nella bocca di chi li porta. E anche l’igiene orale può risultare difficoltosa, visto che l’apparecchio non può essere mai rimosso, neanche per lavarsi i denti.
Apparecchio fisso trasparente
L’apparecchio fisso trasparente funziona in modo identico rispetto all’apparecchio tradizionale, ma a differenza di questo viene realizzato con attacchi in ceramica e fili bianchi, che non contrastano con il colore dei denti.
In questo modo, l’effetto estetico è molto migliore (l’apparecchio risulta poco visibile), ma lo svantaggio è il prezzo (superiore rispetto al modello tradizionale) e il possibile ingiallimento del materiale ceramico (inconveniente che però il progredire delle tecniche sta lentamente superando).
Apparecchio linguale
Nell’apparecchio fisso linguale, le piastrine di attacco vengono posizionate sulla parte interna del dente, dove batte la lingua. Così, la soluzione risulta praticamente invisibile dall’esterno.
Tuttavia, questa tipologia di apparecchio presenta anche alcuni svantaggi: il trattamento è normalmente più costoso rispetto all’ortodonzia tradizionale, poiché richiede tecniche più sofisticate e controlli più lunghi; inoltre, i brackets possono rendere ancora più complessa l’igiene orale e risultare fastidiosi per il paziente.
Apparecchio mobile invisibile
Infine, la tipologia più innovativa di apparecchio ortodontico è quella che impiega l’azione di una serie di mascherine in resina trasparente per l’allineamento graduale dei denti. Si tratta di una soluzione mobile: le mascherine, che vengono create su misura per il paziente, devono essere indossate per almeno 22 ore al giorno, ma possono essere rimosse per mangiare e per lavarsi i denti. Vengono sostituite ogni 1 o 2 settimane, a seconda dei casi, anche a domicilio, senza bisogno di recarsi con questa frequenza dal dentista.
Il vantaggio principale di queste soluzioni (la più famosa è Invisalign) è il fatto che sono praticamente invisibili. Anche l’igiene orale è ovviamente facilitata, e l’apparecchio risulta confortevole, essendo privo di ganci e fili metallici che possono irritare lingua e gengive.
Comodità ed estetica che ovviamente hanno un loro prezzo: generalmente l’apparecchio invisibile costa di più rispetto ai modelli tradizionali. Lievi indolenzimenti e difetti di pronuncia, possibili nel momento in cui si intraprende il trattamento, tendono a scomparire naturalmente in poco tempo.
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